Segreteria FISAPI
La Commissione europea ha presentato la sua ambiziosa strategia per il ricambio generazionale nel settore agricolo (COM n. 872 del 21 ottobre 2025). L’obiettivo è raddoppiare la quota di giovani agricoltori entro il 2040, portandola dall’attuale 12% al 24% del totale. Questa iniziativa risponde al timore che la diminuzione di giovani nel settore possa compromettere la sicurezza alimentare, la salvaguardia del territorio e la vitalità delle aree rurali.
Il piano d’azione è onnicomprensivo, coinvolgendo sia l’UE che i singoli Stati membri. Prevede politiche di supporto mirate, finanziate attraverso il Fondo unico nell’ambito del Piano di Partenariato 2028-2034, affiancate da riforme nazionali, in particolare su successione e pensionamento.
Le iniziative chiave e i finanziamenti
L’architettura della politica si basa su tre pilastri:
Ogni Paese membro dovrà definire una strategia nazionale per il ricambio generazionale, identificando obiettivi e barriere.
Gli Stati membri saranno chiamati a destinare almeno il 6% della dotazione PAC 2028-2034 agli interventi per i giovani. Per l’Italia, ciò significa un minimo di 266 milioni di euro di fondi europei per il periodo post-2027.
La prossima PAC introdurrà un pacchetto obbligatorio che includerà la possibilità di erogare una somma forfettaria fino a 300.000 euro per agevolare l’insediamento di nuove imprese giovanili.
Cinque aree di intervento
La Commissione ha individuato cinque aree di intervento prioritario:
-Misure per facilitare l’accesso al credito (prestiti agevolati e garanzie BEI).
-Sviluppo di competenze e diffusione di innovazioni (agricoltura di precisione, Erasmus per le imprese).
-Iniziative per facilitare l’accesso alla terra (es. l’Osservatorio sul mercato fondiario).
-Investimenti per migliorare le condizioni di vita nelle zone rurali (infrastrutture sanitarie, sociali).
-Riforme per agevolare il pensionamento degli agricoltori più anziani e la successione aziendale.
Questa strategia evidenzia la necessità di un supporto finanziario e normativo coordinato per invertire il trend demografico e assicurare la sostenibilità futura del settore primario europeo.