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Un caso che solleva interrogativi gravi: abuso di professione e mancanza di rispetto per la categoria veterinaria

SIVELP
L’episodio dell’operazione eseguita dal radiologo Gianluca Fanelli sulla propria gatta Athena, in un ospedale pubblico, non è solo un caso di uso improprio delle strutture sanitarie, ma rappresenta una vera e propria offesa alla categoria veterinaria e a tutti i professionisti che operano con dedizione nel settore della salute animale.

“I veterinari non sapevano farlo”?
Dichiarazioni di questo tipo non solo denigrano la professione veterinaria, ma risultano prive di fondamento. I medici veterinari sono formati per gestire emergenze e chirurgia sugli animali.

Un caso di abuso di professione?
Il SIVELP si interroga: ci sono gli estremi per una denuncia per esercizio abusivo della professione veterinaria? Se un medico umano può operare un animale, significa che un veterinario potrebbe fare lo stesso con un proprio familiare? È inaccettabile che si violino le competenze professionali e che il pubblico si trovi a giustificare una condotta che, se ribaltata, risulterebbe inammissibile.

Dove sono il benessere e la sicurezza dell’animale?
L’intervento è stato eseguito rispettando i protocolli sanitari veterinari? Quali farmaci sono stati utilizzati? Quali procedure anestesiologiche sono state adottate? Il dolore dell’animale è stato gestito in modo adeguato? È inaccettabile che una procedura emergenziale venga trattata come un successo senza un’analisi critica di questi aspetti fondamentali.

Un fenomeno di fanatismo?
Non possiamo ignorare la tendenza crescente di alcuni soggetti a superare ogni regola per mettersi in mostra, scavalcando la professionalità e il lavoro di intere categorie. Se un veterinario di libera professione avesse eseguito un intervento su un paziente umano in un ospedale pubblico, quale sarebbe stata la reazione?

Un affronto ai veterinari che lavorano con passione e dedizione
Mentre molti veterinari, soprattutto liberi professionisti, si sacrificano ogni giorno e ogni notte per garantire assistenza agli animali, operando in condizioni difficili e con strumenti adeguati, un medico umano ha deciso arbitrariamente di scavalcare il sistema e farsi giustizia da solo, come se il rispetto delle professioni e delle competenze fosse un dettaglio trascurabile.

Il SIVELP chiede chiarezza su questa vicenda e si impegnerà affinché episodi simili non vengano normalizzati né tollerati. I veterinari sono professionisti qualificati e meritano rispetto.

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