Welfare Professionale: in discussione la proposta di legge per rafforzare la Gestione Separata INPS

Ufficio stampa

Il dibattito sulla proposta di legge del CNEL relativa alle “Disposizioni in materia di welfare dei professionisti iscritti alla Gestione Separata presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e misure per il consolidamento delle prestazioni di welfare” è entrato nella fase di esame parlamentare con l’audizione in Commissione Lavoro della Camera. L’obiettivo centrale del provvedimento è rafforzare le tutele sociali e consolidare le prestazioni di welfare a favore dei professionisti autonomi sprovvisti di una Cassa previdenziale autonoma.
La proposta di legge ha riscosso ampi consensi e adesioni favorevoli da parte di diverse organizzazioni rappresentative e istituzionali, che ne riconoscono l’importanza strategica per l’adeguamento del sistema di protezione sociale all’evoluzione del mercato del lavoro autonomo. L’attenzione è puntata sulla necessità di garantire maggiori protezioni per le “nuove professioni”, le quali, pur contribuendo in modo dinamico all’economia, rischiano di ritrovarsi in una posizione previdenziale insufficiente al termine della carriera.
L’iniziativa legislativa è volta, tra l’altro, a sistematizzare e migliorare le prestazioni esistenti. Tra i punti fermi del dibattito vi è la soddisfazione per la previsione che ha reso l’Iscro (Indennità di discontinuità reddituale) una misura strutturale e a regime per i professionisti iscritti alla Gestione Separata, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2024.
L’impianto della proposta di legge, basato sul principio della sicurezza sociale, rappresenta un terreno di confronto costruttivo per ampliare la discussione sulle tutele e sui diritti delle categorie professionali atipiche.
L’Avv. Carmelo Bifano, Presidente F.I.S.A.P.I. Confederazione Generale Professioni Intellettuali, si allinea al giudizio favorevole e interviene sul merito della riforma:
“Questa proposta di legge rappresenta un passo avanti necessario e fondamentale per il riconoscimento e la protezione di quella vasta platea di professionisti che costituiscono una parte sempre più dinamica e vitale dell’economia italiana. Garantire l’adeguamento delle tutele sociali, dalla discontinuità reddituale alla genitorialità, non è solo un atto di equità, ma un investimento diretto nella qualità e nella sostenibilità del lavoro intellettuale autonomo. Esprimiamo la nostra massima condivisione e auspichiamo una rapida approvazione del testo, che pone finalmente la sicurezza sociale dei professionisti senza cassa al centro dell’agenda politica.”
Secondo FISAPI, l’approvazione del testo è altamente auspicabile in quanto pone la sicurezza sociale dei professionisti senza cassa al centro dell’agenda politica.

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