Pensioni, svolta per i professionisti: contributi ricongiungibili tra casse e Inps

Ufficio stampa

La ricongiunzione dei contributi coinvolge finalmente anche i professionisti, sia iscritti a una cassa di previdenza sia privi di cassa.
Sarà possibile trasferire i contributi versati alla gestione separata dell’Inps verso la cassa professionale che liquiderà la pensione, oppure effettuare l’operazione inversa.
È inoltre consentito spostare i contributi versati in altri fondi e gestioni (lavoro dipendente, artigiani, agricoltori, ecc.) verso la gestione separata Inps o viceversa.

Entrata in vigore e quadro normativo

La novità è operativa dal 21 novembre 2025, come comunicato dal Ministero del Lavoro.
Va ricordato che dal 2019 la giurisprudenza ha più volte smentito la posizione dell’Inps, che storicamente negava questa possibilità ai professionisti.

Contributi ai fini pensionistici dopo la ricongiunzione
Perché molti lavoratori si trovano in difficoltà prima del pensionamento

I lavoratori prossimi alla pensione, inclusi professionisti e dipendenti pubblici, devono confrontarsi con il problema di ricostruire la propria posizione contributiva e valutare i diversi strumenti disponibili.

Vantaggi della ricongiunzione onerosa

La ricongiunzione permette di trasferire materialmente tutti i contributi in un’unica gestione per maturare il diritto alla pensione.
I periodi ricongiunti vengono considerati come se fossero stati da sempre versati nella gestione accentrante, e quindi seguono le regole del fondo di destinazione.

A chi si rivolge e in quali casi è possibile

La ricongiunzione è onerosa (gratuita soltanto per i dipendenti fino al 31 luglio 2010) e riguarda esclusivamente il sistema retributivo e misto.
È quindi destinata a chi può far valere almeno un contributo versato entro il 31 dicembre 1995.

Contenuti della domanda

La richiesta deve includere tutti i contributi (obbligatori, volontari, figurativi e da riscatto) maturati in almeno due gestioni diverse e non ancora utilizzati per liquidare una pensione.

Tipologie di ricongiunzione e requisiti specifici
Fondo lavoratori dipendenti (Fpld)

Riguarda i lavoratori dipendenti che possono ricongiungere i contributi presenti in altri fondi o gestioni sostitutive o autonome, con l’unica eccezione della gestione separata Inps.

Fondi diversi dal Fpld

La ricongiunzione è possibile nella gestione in cui il lavoratore è iscritto oppure in un’altra gestione, purché siano presenti almeno 8 anni di contributi effettivi.

Casse professionali

I liberi professionisti possono ricongiungere i contributi delle diverse casse con quelli presenti nelle gestioni dei dipendenti pubblici o privati e dei lavoratori autonomi.
Prima della pensione la ricongiunzione si può fare solo nella gestione di iscrizione; al raggiungimento dell’età pensionabile è possibile trasferire i contributi verso un’altra gestione, purché quest’ultima presenti almeno 10 anni di contribuzione continuativa.

Le nuove possibilità con la gestione separata Inps
Ricongiunzione verso e dalla gestione separata

La novità più rilevante è che la ricongiunzione è ora possibile anche quando è coinvolta la gestione separata dell’Inps:

-trasferimento verso la gestione separata da altre gestioni;

-trasferimento dalla gestione separata verso altri fondi, incluse le casse professionali.

Cosa cambia per i professionisti

La principale opportunità è la valorizzazione dell’intera storia contributiva: chi ha contributi sia nella cassa professionale sia nella gestione separata può riunirli ed evitare dispersioni che penalizzerebbero la pensione finale.

Il computo dei periodi assicurativi
A chi è riservato

Il computo è rivolto agli iscritti alla gestione separata che vogliono unificare gratuitamente i contributi maturati in altre gestioni (tranne le casse professionali).

Requisiti richiesti

Per accedere al computo occorre:

-essere iscritti alla gestione separata con almeno un contributo;

-avere contributi versati prima del 1° gennaio 1996 (non è ammesso chi ne ha solo dopo tale data);

-avere meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 e almeno 15 anni totali, di cui almeno 5 dopo il 1° gennaio 1996.

Cumulo dei contributi e valorizzazione del patrimonio contributivo
Come funziona il cumulo

Il cumulo permette di sommare i contributi presenti in qualsiasi gestione — incluse le casse professionali — senza alcun trasferimento e senza costi, ai fini del diritto alla pensione.

Si può utilizzare tutto il patrimonio contributivo?

Sì. Il cumulo consente di valorizzare integralmente la contribuzione senza sostenere costi elevati, come accade per la ricongiunzione, e senza i tempi lunghi tipici della totalizzazione.

cosa cambia in concreto
Ricongiunzione, totalizzazione e cumulo: differenze operative

Ricongiunzione: unico strumento che prevede il trasferimento reale dei contributi; i periodi trasferiti sono trattati come versati originariamente al fondo ricevente, con rivalutazione del 4,5% annuo e pensionamento secondo le sue regole.

Totalizzazione e cumulo: non prevedono alcun trasferimento; ogni gestione calcola la propria quota di pensione, che l’Inps somma nell’assegno finale.

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