Certificazione TCF: novità in corso per gli Avvocati

Ufficio Stampa

Con l’approvazione dei primi elenchi di certificatori dei Tax Control Framework aziendali, gli avvocati possono ampliare la propria offerta professionale)

La riforma fiscale (legge n. 111/2023) ha aperto la strada agli avvocati, così come ai commercialisti, di “certificare” i Tax control framework (TCF), cioè garantire che l’azienda abbia implementato un sistema di controllo efficace per monitorare, misurare e gestire in modo strutturato i propri rischi fiscali.

Con l’approvazione, a settembre, dei primi elenchi di professionisti)è diventa operativo il nuovo albo dei certificatori.

Nasce l’Albo dei certificatori TCF
Il Consiglio nazionale forense e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) hanno dato il via libera all’iscrizione:
Chi può iscriversi all’Albo
Professionisti già in possesso dei requisiti previsti dal decreto ministeriale 212, esonerati dai percorsi formativi in virtù delle competenze maturate. Tutti gli altri aspiranti certificatori possono approfondire il tutto mediante corsi che partiranno a breve.

Quali sono i requisiti di l’iscrizione
Avvocati e i commercialisti con almeno cinque anni di anzianità di iscrizione all’albo, in possesso dei requisiti di onorabilità, indipendenza e comprovata professionalità nelle materie del diritto tributario, dei sistemi di controllo interno e gestione dei rischi e dei principi contabili applicati.
Il possesso dei requisiti di professionalità dei certificatori è attestato unicamente dal rispettivo Consiglio nazionale di appartenenza.
Quali le scadenze per l’iscrizione all’albo?

Entro la fine di ottobre 2025, i Consigli nazionali hanno dato avvio ai corsi di formazione per i nuovi aspiranti certificatori.

A settembre 2025, i Consigli nazionali di avvocati e commercialisti hanno approvato i primi elenchi di professionisti abilitati, già in possesso dei requisiti previsti, che potranno da subito procedere alla certificazione dei TCF delle aziende che hanno presentato istanza di adesione al regime di adempimento collaborativo.

Come sarà letta la funzione dell’Avvocato?
La figura dell’Avvocato sarà e rimarrà centrale in quanto la formazione giuridica consente la corretta interpretazione della normativa tributaria e societaria. Essa permette di integrare i modelli di controllo fiscale all’interno dell’azeinda.

Ad oggi, i professionisti iscritti nell’elenco dei certificatori sono soltanto 33, tutti esonerati dai corsi di formazione in virtù di titoli e competenze: un dato che evidenzia quanto la proroga sia non solo opportuna, ma urgente. Gli ordini professionali, infatti, hanno avviato i corsi di formazione per abilitare anche gli altri professionisti solo a partire dalla fine di ottobre 2025.
A chi si rivolge la certificazione del Tcf?
La certificazione Tcf non riguarda solo i contribuenti che accedono al regime di Adempimento Collaborativo, ma anche coloro che, pur non superando le soglie previste, scelgono volontariamente di adottare un sistema strutturato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale
Come sarà letta la figura del certificatore?
La figura del certificatore assume un ruolo chiave nella valutazione dell’adeguatezza del TCF rispetto ai criteri normativi e alle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate. È quindi fondamentale ampliare la platea dei certificatori, garantendo loro percorsi formativi adeguati

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