Riforma delle professioni: più equità, formazione digitale e protezioni per i professionisti

Ufficio Stampa FISAPI

Il via libera del Governo
Il Consiglio dei ministri ha approvato un ampio pacchetto di riforme che interessa diverse categorie professionali, tra cui avvocati, medici, ingegneri e architetti. Tra le principali novità spiccano lo scudo penale per i medici nei soli casi di colpa grave, l’estensione dell’equo compenso a tutti i rapporti professionali e la revisione complessiva della formazione continua e delle specializzazioni.

Secondo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, queste misure hanno l’obiettivo di valorizzare il contributo delle professioni al tessuto economico e sociale del Paese, semplificando regole e processi e adeguandoli ai cambiamenti della società.

Le principali novità

  • Equo compenso universale: il diritto a una remunerazione proporzionata e dignitosa viene esteso a tutti i rapporti professionali, non solo ai grandi committenti come banche e assicurazioni.

  • Formazione digitale obbligatoria: una parte dei crediti formativi annuali sarà dedicata allo studio delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale.

  • Specializzazioni e certificazioni: rafforzamento dei percorsi di riconoscimento delle competenze specifiche, con particolare attenzione alle professioni tecniche come ingegneri e architetti.

  • Tutela nelle situazioni delicate: proroga delle scadenze fiscali e contributive in caso di malattia grave, infortunio o maternità.

  • Consigli di disciplina interni: non più designati dai tribunali, ma direttamente dagli Ordini, per garantire maggiore autonomia e indipendenza.

Tempi e percorso legislativo
Il pacchetto è contenuto in un disegno di legge delega, il che significa che il Governo dovrà adottare i decreti attuativi entro 24 mesi dall’approvazione della legge, con ulteriori 12 mesi a disposizione per eventuali correttivi.

L’attenzione di FISAPI alle nuove regole
FISAPI accoglie con favore le novità introdotte dalla riforma, riconoscendone il valore per rafforzare il ruolo dei professionisti nel Paese, garantire giusta remunerazione, aggiornare la formazione continua e assicurare maggiori tutele nei momenti di difficoltà.

Il settore professionale percepisce il Ddl come un’opportunità per definire regole moderne che valorizzino il contributo sociale ed economico degli Ordini, sottolineando al contempo l’importanza di coinvolgere tutte le realtà rappresentative dei liberi professionisti, così da rendere la riforma efficace e coerente con le esigenze dell’intero comparto, promuovendo autonomia, competitività e sviluppo.

Conclusioni
Questa riforma rappresenta un passaggio storico per il settore professionale, a 13 anni dall’ultima legge organica (Dpr 137/2012). L’obiettivo è chiaro: rafforzare il ruolo delle professioni, garantire equità nei compensi, aggiornare la formazione e assicurare maggiori tutele ai lavoratori autonomi, assicurando strumenti adeguati alle sfide future e valorizzando l’apporto dei professionisti al Paese.

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F.I.S.A.P.I. – Confederazione Generale
Professioni Intellettuali

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