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Basta l’estratto di ruolo per insinuare i crediti tributari al passivo della società in liquidazione giudiziale. La norma che ha reso non impugnabile l’estratto di ruolo, infatti, non interferisce con l’accertamento del passivo, ma opera su un piano diverso: la legittimazione del debitore a impugnare ruolo e cartella in specifici casi di pregiudizio.
Cosa prevede la sentenza della Cassazione
Qualora il curatore contestasse e scattasse l’ammissione con riserva spetta ad Ader attivarsi per chiederne al giudice lo scioglimento:
Cosa prevede la disciplina speciale
L’articolo 3-bis del decreto-legge 21/10/2021, n. 146 ha aggiunto il comma 4-bis all’articolo 12 del dpr 29/09/1973, n. 602, disponendo la non impugnabilità dell’estratto di ruolo.
Cosa vi e’ da sapere sull’evoluzione della normativa sull’impugnabilità
La disposizione è stata poi trasfusa praticamente del tutto nell’articolo 91 del decreto legislativo 24/03/2025, n. 33 (testo unico della riscossione).
Nella procedura concorsuale a poter impugnare il ruolo o la cartella che si ritiene notificata in modo non valido è il debitore – non il curatore o un altro organo concorsuale – laddove dimostra che dall’iscrizione a ruolo può derivargli un danno.
Legittimazione ad impugnare ,accertamento del passivo: norme a riguardo
Si resta dunque fuori dal procedimento di accertamento del passivo, che è soggetto alla disciplina speciale degli articoli 87 e 88 del dpr 602/73: con l’abrogazione di quest’ultimo le norme sono riprodotte nel decreto legislativo 33/2025,
Uno scenario articolato tra curatore e crediti
Se poi il curatore contestasse i crediti tributari insinuati al passivo sulla base del ruolo, il giudice delegato non potrebbe che ammetterli con riserva: spetterebbe allora ad Ader a chiederne lo scioglimento,.
Direttiva europea ai decreti attuativi: modalità di applicazione dell’ aliquota minima globale del 15%
Casomai la cartella fosse stata notificata e risultasse spirato il termine per impugnare, è interesse di Ader chiedere lo scioglimento della riserva per far rilevare al giudice che l’atto è divenuto definitivo; se invece l’incombente non fosse stato compiuto, è sempre interesse dell’agente della riscossione procedere alla notifica per far decorrere i termini d’impugnazione da parte del curatore tributario.





