Carmelo Bifano, Presidente Nazionale EBILP, alla Borsa Mediterranea Formazione e Lavoro 2025: “ Le nuove sfide del mondo del lavoro: orientamento, formazione ed intelligenza artificiale

Ufficio Stampa

Alla Borsa Mediterranea Formazione e Lavoro 2025, l’avvocato Carmelo Bifano, Presidente nazionale EBILP, ha offerto una riflessione approfondita sul futuro del lavoro in Italia. Secondo l’Avv. Bifano, il tema del lavoro non può essere affrontato solo come questione occupazionale, esso comprende orientamento, formazione, politiche attive, sostegno al reddito e assistenza sanitaria integrativa. “Tutto ciò che oggi ruota intorno al mercato del lavoro richiede di capire le esigenze e le dinamiche delle aziende, ma soprattutto dei lavoratori e di chi cerca un’occupazione”.
Bifano sottolinea come sia fondamentale avere “uno sguardo attento e una mano sicura” verso le nuove sfide del mondo professionale, un approccio necessario per affrontare un mercato del lavoro in continuo cambiamento e sempre più orientato verso competenze specifiche e trasversali.
L’intelligenza artificiale: opportunità e sfide
Tra le principali sfide identificate da Bifano c’è l’intelligenza artificiale. “Oggi il mercato del lavoro si confronta con l’Al – ha spiegato – e dobbiamo interrogarci non solo sul suo potenziale di sviluppo е crescita, ma anche sulle criticità che può generare”. Il Presidente EBILP evidenzia come l’Italia sia stata pioniera in Europa nell’adottare una legge sull’intelligenza artificiale, riconoscendo la necessità di regolamentare e accompagnare questo processo per evitare che le scelte tecnologiche siano decise solo da chi governa l’Al.
Secondo Bifano, non è sufficiente osservare passivamente l’evoluzione tecnologica: “Se non accompagniamo l’Al con competenze e consapevolezza, rischiamo di consegnare il mondo della conoscenza a chi governa le tecnologie, trascurando il ruolo cruciale delle competenze umane”.
Il valore delle competenze italiane e della generazione Z
Un punto centrale dell’intervento riguarda le competenze italiane. La generazione Z, in particolare, è vista come una risorsa fondamentale: “I giovani italiani sono nativi digitali, cresciuti in un mondo tecnologico, ma portano con sé qualità uniche come creatività, empatia e altre competenze trasversali. Questo mix può fare davvero la differenza nel futuro del lavoro”, ha spiegato Bifano.
Le competenze trasversali – spesso sottovalutate – diventano così un vero e proprio vantaggio competitivo, soprattutto in un contesto in cui l’automazione e l’Al rischiano di sostituire compiti ripetitivi o tecnici. Per Bifano, la combinazione tra capacità digitali e qualità umane rappresenta il cuore del valore aggiunto che l’Italia può offrire nel mercato globale.
Le professioni intellettuali e la responsabilità sociale
L’Avv. Bifano ha posto un’attenzione particolare sul ruolo delle professioni intellettuali. “Oggi le professioni intellettuali hanno una grande responsabilità sociale – ha dichiarato – perché portano con sé legalità, etica, giudizio e senso di responsabilità”. Secondo il presidente EBILP, queste figure professionali devono essere protagoniste nel definire un modello di lavoro in cui l’intelligenza artificiale sia al servizio della persona e della collettività, evitando derive tecnologiche che possano compromettere la democrazia e i diritti fondamentali.
“La persona deve essere al centro dell’Al – ha aggiunto – solo così possiamo dare un contributo essenziale non solo all’Italia, ma all’intero sistema globale. Altrimenti, rischiamo che altri decidano le regole del sapere e della conoscenza, condizionando il futuro di intere generazioni”.
Verso un mercato del lavoro sostenibile e inclusivo. L’intervento di Bifano offre una visione chiara di un mercato del lavoro integrato, dove formazione, innovazione tecnologica e responsabilità sociale si combinano per affrontare le sfide globali. Competenze specifiche, etica professionale e regolamentazione dell’Al diventano così strumenti fondamentali per costruire un futuro del lavoro sostenibile, inclusivo e competitivo.
In conclusione, il messaggio di Bifano è chiaro: il futuro del lavoro in Italia deve basarsi su competenze solide, capacità trasversali, responsabilità sociale e regolamentazione dell’innovazione tecnologica. Solo così sarà possibile affrontare le sfide dell’intelligenza artificiale, valorizzando il ruolo delle professioni intellettuali e proteggendo la centralità della persona nella società e nel mercato globale.

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