Professioni intellettuali e settore pubblico: i fattori che determinano il rapporto

Segreteria FISAPI

Uno studio recente sulle dinamiche della committenza per i liberi professionisti in Italia evidenzia che la Pubblica Amministrazione (PA) riveste un ruolo di interlocutore significativo, ma non primario.

Soltanto una minoranza dei professionisti intrattiene rapporti continuativi con gli enti pubblici e, per la maggior parte di questi, il valore economico degli incarichi costituisce in media una frazione modesta del reddito complessivo, a conferma di un rapporto prevalentemente episodico o marginale.

L’impatto economico della PA sui professionisti è fortemente condizionato da variabili strutturali.

Dipendenze settoriali e divari anagrafici
Il settore professionale è il primo fattore discriminante: le categorie tecnico-specialistiche e quelle legate ai beni culturali (come ingegneri, architetti, geometri e archeologi) mostrano un’incidenza di commesse pubbliche nettamente superiore, spesso legate a progetti infrastrutturali o di tutela del patrimonio. All’estremo opposto, figure economico-finanziarie come commercialisti e consulenti del lavoro mantengono un legame quasi esclusivo con il settore privato.

Vi sono anche differenze anagrafiche: i professionisti più giovani (fino ai 44 anni) sono maggiormente coinvolti in incarichi pubblici, attratti dalle opportunità formative e dalla stabilità offerte dal settore. L’interesse si rinnova nelle fasce d’età più avanzate (oltre i 65 anni), dove l’esperienza pregressa costituisce un valore aggiunto riconosciuto.

Differenze di genere e territoriali
Lo studio rileva una maggiore dipendenza dalla committenza pubblica tra le donne professioniste rispetto ai colleghi uomini. Questa tendenza potrebbe riflettere sia una ricerca di maggiore stabilità in ambito istituzionale, sia le difficoltà incontrate nell’accesso al mercato privato più competitivo.

Infine, la geografia gioca un ruolo cruciale. Il rapporto con gli enti pubblici è decisamente più rilevante nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno, dove coinvolge una quota maggiore di professionisti e incide in maniera superiore sul fatturato medio individuale. Al contrario, nelle regioni settentrionali l’incidenza della PA è più contenuta, data la maggiore vitalità e dimensione del mercato privato.

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F.I.S.A.P.I. – Confederazione Generale
Professioni Intellettuali

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