Manovra 2026: esenzione IRAP sui dividendi intracomunitari

Segreteria FISAPI

L’Articolo 17 della bozza della Legge di Bilancio 2026 recepisce la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) del 1° agosto 2025. Tale disposizione stabilisce che i dividendi distribuiti tra società figlie e madri nell’UE, conformi alla direttiva “Madre-Figlia”, saranno esclusi dalla base imponibile IRAP per gli enti finanziari. Questa modifica entra in vigore per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025.

Compensazione e rimborsi semplificati

La norma riconosce il diritto al rimborso per l’imposta IRAP già versata. I soggetti che non hanno ancora presentato domanda all’Agenzia delle Entrate potranno farlo entro il termine decadenziale di quattro anni dal versamento. Trascorsi dieci giorni dalla presentazione dell’istanza, il credito IRAP potrà essere immediatamente utilizzato in compensazione orizzontale con altri tributi, senza la necessità di attendere l’istruttoria degli uffici.

A questa compensazione si potrà aggiungere anche l’imposta sostitutiva sulle riserve di utili delle banche (disciplinata dall’Art. 20 della bozza) e non si applicheranno i limiti usuali previsti per la compensazione di debiti iscritti a ruolo. Per le situazioni future, un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate disciplinerà la scelta di utilizzare il credito direttamente in compensazione.

Implicazioni per i dividendi domestici

La pronuncia della CGUE apre scenari anche per i dividendi italiani. Una recente sentenza della CGT di II grado del Piemonte (n. 684/2025) ha già sollevato l’ipotesi che la maggiore tassazione dei dividendi di fonte italiana rispetto a quelli UE sia discriminatoria, limitando la libertà di stabilimento e di circolazione dei capitali.

In tali contesti, i giudici nazionali potrebbero disapplicare la normativa IRAP vigente. Per il recupero dell’IRAP sui dividendi domestici, tuttavia, l’iter resta più complicato e richiede un pronunciamento giudiziale favorevole o un nuovo intervento della Corte Costituzionale.

Il recepimento della sentenza UE semplifica il recupero dell’IRAP per i dividendi intracomunitari, ma il dibattito è ora focalizzato sull’eliminazione delle discriminazioni fiscali anche per i flussi di capitale interamente nazionali.

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