Segreteria Fisapi
Il panorama lavorativo italiano ha raggiunto un picco nel 2025, registrando 24,3 milioni di persone impiegate, il massimo storico dall’inizio delle rilevazioni ISTAT nel 2004. Questo successo, che supera di 1,3 milioni le cifre precedenti la pandemia, è il risultato di una profonda rimodulazione economica che privilegia i settori ad alta tecnologia e specificità. L’incremento occupazionale si osserva prevalentemente tra i giovani adulti (25-34 anni) e gli over 50, mentre si riducono le occasioni per i neodiplomati e la fascia d’età centrale (35-49 anni). L’aumento dello 0,8% nel tasso di occupazione conferma una tendenza positiva, ma evidenzia la crescente necessità di skill innovative e qualificate.
L’impulso dei mestieri tecnologici
Il comparto digitale è il motore trainante di questa espansione. Figure professionali come gli specialisti di intelligenza artificiale, i programmatori di gaming e gli esperti di sicurezza informatica sono oggi molto richieste dalle aziende, le quali cercano personale con una preparazione universitaria specifica o post-laurea. La trasformazione tecnologica ha creato ruoli interamente nuovi, fino a poco tempo fa inesistenti. Un esempio è lo sviluppatore di videogiochi, settore in forte crescita, che necessita di team multidisciplinari per l’ideazione di esperienze interattive e coinvolgenti, spaziando da competenze tecniche a user experience (UX), data analysis e normativa.
La centralità di AI e machine learning
L’ingegnere dell’intelligenza artificiale, focalizzato sullo sviluppo di algoritmi che imitano i processi cognitivi umani, è tra i profili più ambiti. L’investimento in soluzioni basate su machine learning in tutti i settori, dalla finanza alla sanità, ha aperto un vasto segmento occupazionale, ben remunerato ma accessibile solo a chi possiede una solida base in discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Le istituzioni accademiche stanno rispondendo ampliando l’offerta formativa con lauree specialistiche in data science e robotica.
Lavoro autonomo e investimento nella formazione
Contestualmente, anche il numero di lavoratori autonomi supera i 5,2 milioni, con una quota significativa che opera in ambiti digitali emergenti (sviluppatori freelance, esperti di marketing). In questo contesto, la laurea acquisisce un rinnovato valore strategico, non solo come titolo ma come piattaforma per acquisire le competenze necessarie a fronteggiare l’evoluzione del mercato. I percorsi più efficaci sono quelli che combinano conoscenze tecniche e umanistiche, come l’analisi comportamentale per piattaforme digitali.
Il record occupazionale italiano è il riflesso di un mercato in rapida evoluzione che premia in modo selettivo. La chiave del successo professionale risiede ormai nell’investimento costante in formazione mirata e interdisciplinare, essenziale per costruire carriere in linea con le richieste del futuro.