Cooperative, arriva la riforma: bilanci più rigorosi e nuove regole per governance e patrimonio

Ufficio Stampa Fisapi

Una riforma attesa per il sistema cooperativo

Alla Camera approda il disegno di legge delega varato dal Consiglio dei ministri, che ridisegna l’assetto delle cooperative italiane.
La riforma introduce nuove disposizioni su bilanci, governance, devoluzione del patrimonio sociale, organo di controllo, sanzioni per i revisori, pubblicità e vigilanza degli enti.

Tra le novità, l’introduzione di strumenti per prevenire comportamenti elusivi sull’obbligo di devoluzione del patrimonio e la possibilità, su proposta del revisore, di affiancare agli amministratori un esperto con compiti di consulenza.

Devoluzione del patrimonio sotto stretta sorveglianza

Il legislatore punta a impedire pratiche elusive nelle operazioni straordinarie di gestione, regolando i casi in cui la devoluzione del patrimonio deve avvenire a favore di più fondi mutualistici ai quali l’ente ha contribuito nell’ultimo decennio.

Revisori: più controlli e sanzioni graduate

Una delle aree più sensibili riguarda la disciplina dei revisori cooperativi.
Il ddl prevede un procedimento sanzionatorio rispettoso del principio del contraddittorio, con sanzioni graduate fino alla sospensione o revoca dall’albo, nei casi di:

  • violazioni manifeste di legge o omessa vigilanza;
  • travisamento dei fatti e conseguenze rilevanti sulle decisioni assembleari;
  • errori che abbiano comportato la ripetizione dei contributi associativi.

Bilanci e trasparenza informativa

La riforma introduce un contenuto minimo obbligatorio nelle relazioni e note integrative ai bilanci, che dovranno riportare:

  • criteri adottati per il perseguimento dello scopo mutualistico;
  • variazioni di riserve indivisibili e prestito sociale;
  • rispetto dei principi di porta aperta, democraticità e autonomia;
  • assenza di finalità speculative.

Organo di controllo e governance rafforzata

Vengono apportate modifiche all’art. 2543 c.c. per disciplinare con maggiore chiarezza la nomina dell’organo di controllo interno o del revisore legale dei conti.
Sul fronte governance, l’autorità di vigilanza potrà nominare uno o più esperti per affiancare l’organo amministrativo, mentre agli amministratori spetterà discutere in assemblea gli esiti delle verifiche.

Nuovo albo nazionale e formazione dei cooperatori

Il ddl prevede anche la nascita dell’Albo nazionale delle società cooperative e degli enti con finalità mutualistiche, accessibile gratuitamente online, in sostituzione dell’attuale albo delle cooperative edilizie di abitazione e consorzi.

Sul fronte formativo, una parte dei fondi derivanti dalle contribuzioni obbligatorie sarà destinata a corsi e iniziative per rafforzare le competenze di amministratori, dirigenti e dipendenti e diffondere i principi cooperativi.

Conclusioni

La riforma in arrivo segna un passo decisivo verso una maggiore trasparenza, responsabilità e professionalità nel mondo cooperativo. Bilanci più chiari, controlli più severi e un nuovo impianto sanzionatorio puntano a tutelare il patrimonio sociale e a rafforzare la fiducia dei soci e dei cittadini.

Un intervento organico che, nelle intenzioni del legislatore, mira a rilanciare il ruolo delle cooperative come attori fondamentali dell’economia mutualistica italiana.

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