Ufficio Stampa Fisapi
La misura nella legge di bilancio
Il governo punta a introdurre nella prossima legge di bilancio il taglio dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 60.000 euro. Un intervento che potrebbe alleggerire il carico fiscale per circa 13,6 milioni di contribuenti, soprattutto lavoratori e famiglie del ceto medio. A confermarlo è il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che tuttavia invita alla cautela, sottolineando come l’effettiva realizzazione della misura dipenda dalle risorse disponibili e dall’andamento dei conti pubblici.
Priorità al ceto medio
Il governo considera prioritario un intervento mirato a favore del ceto medio, la fascia più colpita dall’aumento del costo della vita e dalle rigidità fiscali. «Portare l’aliquota al 33% significherebbe dare un segnale concreto di equità e sostegno a chi sostiene gran parte del gettito fiscale del Paese» ha spiegato Leo. L’obiettivo è rafforzare il potere d’acquisto, sostenere i consumi e contribuire a rilanciare la crescita economica.
Novità su Ires e terzo settore
Oltre all’Irpef, sono allo studio modifiche all’Ires premiale, con l’intento di chiarire e semplificare le regole per investimenti e riorganizzazioni aziendali. Tra le ipotesi in campo, l’allineamento dei criteri di calcolo tra reddito e utile e la riduzione di alcune aliquote.
Sul fronte del terzo settore, il governo è impegnato nel confronto con la Commissione europea per ottenere una proroga ampia al regime di esclusione dall’Iva, che dal 2026 dovrebbe trasformarsi in regime di esenzione. Una modifica che rischierebbe di penalizzare associazioni ed enti no profit.
L’attività dell’Agenzia delle Entrate
Parallelamente prosegue il rafforzamento dell’azione di controllo fiscale. Secondo il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, entro fine anno saranno effettuati oltre 500.000 controlli. In forte crescita gli “accessi brevi”, quadruplicati rispetto al 2024: uno strumento che permette di chiarire tempestivamente eventuali anomalie e di favorire la compliance dei contribuenti, riducendo contenziosi e accertamenti.
Dall’attività di contrasto alle frodi fiscali, l’Agenzia ha già recuperato 3 miliardi di euro attraverso il ravvedimento operoso e bloccato indebite compensazioni per oltre 2,4 miliardi.
Conclusioni
Il pacchetto di misure fiscali in preparazione, dal taglio Irpef alla revisione dell’Ires e al sostegno per il terzo settore, delinea un quadro di riforma orientato alla semplificazione, alla giustizia sociale e al rafforzamento della legalità. Per i contribuenti, in particolare per il ceto medio, la sfida è trasformare gli annunci in risultati concreti già nella prossima legge di bilancio.