Nuove opportunità per i giovani che vogliono mettersi in proprio. Il decreto interministeriale che attua le misure del decreto Coesione ha definito i requisiti per accedere agli incentivi all’autoimpiego: contributi a fondo perduto per chi avvia un’attività autonoma o uno studio professionale.
L’agevolazione riguarda esclusivamente iniziative mai svolte prima e non ancora attive al momento della domanda. È possibile candidarsi solo per attività avviate entro il mese precedente alla richiesta del bonus.
I beneficiari devono essere under 35 e in condizione di svantaggio occupazionale: disoccupati, inattivi, inoccupati, oppure soggetti in situazione di marginalità sociale o aderenti al programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori).
Per conoscere le date ufficiali di apertura e chiusura delle domande, sarà necessario attendere un secondo decreto direttoriale del Ministero del Lavoro, previsto entro tre mesi.
Due misure, una disciplina
Gli incentivi si articolano in due linee d’intervento, distinte per area geografica ma regolamentate in modo uniforme:
- Misura “Acn” (Autoimpiego Centro Nord): rivolta ai giovani con sede operativa in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio.
Prevede un contributo a fondo perduto fino a 30.000 euro, che può salire a 40.000 euro per investimenti in innovazione, digitalizzazione, sostenibilità o risparmio energetico. - Misura “RSud” (Resto al Sud 2.0): destinata ai giovani che avviano attività in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
In questo caso, l’incentivo massimo è di 40.000 euro, elevabile a 50.000 euro se l’investimento include beni e servizi innovativi, tecnologici o sostenibili.
Le attività ammissibili
Il sostegno è destinato a chi avvia una delle seguenti forme di attività:
- Lavoro autonomo con apertura di partita Iva
- Impresa individuale, con iscrizione al Registro delle Imprese
- Società in forma di Snc, Sas, Srl o cooperativa
- Attività libero-professionali, anche costituite in forma di società tra professionisti (STP)
Le domande, una volta aperti i termini, potranno essere presentate tramite piattaforma telematica nazionale.
Si tratta di un intervento che punta non solo a favorire l’occupazione giovanile, ma anche a valorizzare le idee imprenditoriali e professionali dei giovani in un’ottica di inclusione sociale, sostenibilità e innovazione.