Esame di abilitazione dei commercialisti: ritorno alle modalità tradizionali

Con l’Informativa n. 92 dell’11 giugno 2025, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha annunciato il ritorno alla struttura tradizionale dell’esame di Stato per l’accesso alla professione. Dopo cinque anni di modalità straordinarie introdotte a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, l’esame tornerà a svolgersi secondo l’impostazione pre-pandemica, con tre prove scritte seguite da un colloquio orale.

La sessione estiva 2025 è prevista per la fine di luglio, mentre quella invernale avrà luogo tra la metà e la fine di novembre, a seconda della sezione dell’albo (A per i dottori commercialisti, B per gli esperti contabili). Per entrambe le sezioni, le prove scritte e orali tornano ad articolarsi in modo completo, con contenuti tecnici e multidisciplinari. Per la sezione A, le prove scritte coprono materie quali ragioneria, diritto, finanza aziendale e bilancio, oltre a una prova pratica. L’orale prevede anche discipline come informatica, economia politica, matematica, statistica, deontologia e diritto professionale. La sezione B, invece, prevede prove scritte su contabilità, bilancio e materie giuridiche, oltre a un esercizio pratico, e un orale che approfondisce anche aspetti legati al tirocinio e alla deontologia.

Il ripristino della struttura tradizionale segna una discontinuità rispetto al biennio 2021–2024, durante il quale l’esame si era svolto in modalità semplificata, con una sola prova orale a distanza. Una misura eccezionale, nata per rispondere alle necessità della pandemia, che ha suscitato nel tempo un acceso dibattito. Da un lato ha permesso la continuità nell’accesso alla professione, dall’altro ha sollevato dubbi sulla tenuta qualitativa della selezione.

Il ritorno alle modalità complete rappresenta quindi un passaggio significativo: restituisce uniformità al sistema di abilitazione, lo allinea alle tradizionali esigenze di verifica delle competenze e, al contempo, restituisce dignità a un percorso professionalizzante che richiede studio, preparazione e visione interdisciplinare.

La decisione si inserisce in un più ampio contesto di normalizzazione del sistema universitario e degli esami di Stato. Va inoltre ricordato che la proroga delle modalità semplificate, introdotta dal decreto Milleproroghe, era stata estesa fino alla fine del 2024, ma non oltre. Già nel 2025 si è quindi ritenuto di tornare alla piena articolazione dell’esame, nel rispetto del principio di equivalenza tra i candidati delle diverse sessioni e nel solco di una valutazione più rigorosa e strutturata.

Il ritorno alla formula pre-Covid segna dunque una nuova fase per l’accesso alla professione, fondata su regole certe e su una valutazione completa delle competenze.

 

 

Iscriviti alla nostra Newsletter
e resta aggiornato.

F.I.S.A.P.I. – Confederazione Generale
Professioni Intellettuali

CONTATTI