Il Piano Mattei per l’Africa compie un passo avanti significativo con la recente partnership tra il gruppo italiano BF e il governo algerino. L’accordo, firmato ad Algeri, prevede la coltivazione di 36.000 ettari di terra nella provincia di Timimoun, nel deserto del Sahara.
Questo progetto, del valore di 420 milioni di euro, rappresenta il più grande investimento di BF in Africa fino ad oggi. L’iniziativa si concentrerà principalmente sulla coltivazione di grano duro e tenero (70% della superficie), con il resto dedicato ai legumi. Importante sottolineare che tutte le produzioni saranno destinate al mercato locale, escludendo l’uso per biocarburanti.
Il piano prevede la creazione di una filiera integrata, coinvolgendo diversi partner industriali italiani come SIS, CAI, Irritec e Ocrim. Le operazioni inizieranno immediatamente con la realizzazione di pozzi e sistemi irrigui, con l’obiettivo di seminare i primi 3.000 ettari già a novembre e raggiungere la piena operatività entro il 2028.
Questo accordo si inserisce in un contesto più ampio di presenza italiana in Africa. BF ha già progetti in Algeria, Egitto e Ghana, dimostrando un impegno crescente nel continente.
Il ministro dell’Agricoltura italiano, Francesco Lollobrigida, presente alla firma, ha sottolineato l’importanza strategica di questa partnership. “L’Algeria ci è stata vicina garantendoci l’energia quando necessario, e in futuro potrebbe accadere lo stesso con il cibo,” ha affermato, evidenziando come l’accordo contribuisca alla diversificazione delle catene di approvvigionamento italiane.
Lollobrigida ha anche enfatizzato che questo progetto è lontano da qualsiasi forma di neocolonialismo, poiché le terre rimangono di proprietà algerina, con il governo che detiene il 51% dell’investimento.
L’iniziativa è vista come un esempio concreto del Piano Mattei, che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile in Africa e rafforzare le relazioni tra Italia e paesi africani. Come ha ricordato Lollobrigida, “L’Algeria è il Paese simbolo del Piano Mattei”, sottolineando il legame storico tra i due paesi, risalente all’epoca di Enrico Mattei.
Questo accordo rappresenta non solo un’opportunità di crescita economica per entrambe le parti, ma anche un modello di cooperazione internazionale basata sul rispetto reciproco e sullo sviluppo sostenibile. Il successo di questa iniziativa potrebbe aprire la strada a future collaborazioni, consolidando il ruolo dell’Italia come partner strategico per lo sviluppo del continente africano.
Opportunità per i Liberi Professionisti Italiani
Questo ambizioso progetto non solo rafforza i legami tra Italia e Algeria, ma apre anche nuove prospettive per i liberi professionisti italiani. L’implementazione di un piano così vasto richiederà competenze diversificate in vari settori, quali ad esempio:
- Agronomi e tecnici agricoli per la gestione delle colture in ambiente desertico
- Ingegneri idrici per la progettazione e realizzazione dei sistemi di irrigazione
- Esperti ambientali per garantire la sostenibilità del progetto
- Professionisti legali per gestire gli aspetti contrattuali internazionali
- Consulenti finanziari per l’ottimizzazione degli investimenti
- Esperti di logistica per la gestione della catena di approvvigionamento
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