Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha presentato alle commissioni Bilancio di Camera e Senato il Documento di Finanza Pubblica 2025, delineando con chiarezza l’orientamento economico del Governo per i prossimi mesi. Il documento, che raccoglie l’eredità del precedente DEF, rappresenta una tappa fondamentale nella strategia di finanza pubblica dell’Italia e conferma la volontà dell’esecutivo di proseguire lungo una linea di austerità fiscale responsabile, funzionale però a creare lo spazio necessario per nuove riforme e investimenti.
Giorgetti ha sottolineato come il percorso di aggiustamento fiscale sia stato apprezzato a livello europeo e dai mercati finanziari, contribuendo a rafforzare la credibilità internazionale del Paese. Il miglioramento dei conti pubblici registrato nel 2024, secondo il Ministro, costituisce una base solida da cui partire per affrontare le incertezze globali, garantendo stabilità senza sacrificare la capacità di crescita. L’obiettivo non è una riduzione cieca della spesa, ma un riequilibrio intelligente delle risorse, che consenta allo Stato di sostenere settori strategici e affrontare con realismo le sfide economiche del presente.
Una delle priorità espresse nel DFP è infatti la promozione degli investimenti pubblici in ambiti chiave come la transizione ecologica, l’innovazione e la coesione sociale. In questo contesto, Giorgetti ha ribadito l’impegno del Governo a ridurre le disuguaglianze e a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione, con un’attenzione particolare al mondo del lavoro e al tessuto produttivo nazionale, che resta un motore fondamentale dell’economia. L’intervento dello Stato, ha affermato, sarà calibrato per rafforzare la competitività del Paese senza intaccare la tenuta dei conti.
Sul piano europeo, il Ministro ha evidenziato la necessità di un coordinamento rafforzato tra i Paesi membri, sottolineando come le politiche fiscali nazionali non possano prescindere dal contesto dell’Eurozona e dalle sfide comuni poste da un’economia globalizzata. Solo attraverso un approccio condiviso sarà possibile gestire efficacemente le tensioni internazionali e proteggere la stabilità economica dell’Unione.
Particolare attenzione è stata riservata al tema del debito pubblico, che continua a rappresentare una delle principali criticità del Paese. Giorgetti ha tuttavia ricordato come le scelte di prudenza fiscale adottate dal Governo abbiano già prodotto risultati positivi, con una riduzione progressiva del rapporto debito/PIL. L’Italia, ha assicurato, continuerà su questa strada, rispettando le regole europee ma senza rinunciare a sostenere famiglie e imprese.
In conclusione, il DFP 2025 non è solo un documento tecnico, ma una dichiarazione d’intenti politica: ribadisce la volontà di mantenere salda la disciplina di bilancio, ma al tempo stesso afferma la centralità di un’economia che investe, innova e non lascia indietro nessuno. Per i professionisti e le categorie produttive rappresentate da Federprofessioni, il messaggio è chiaro: la solidità dei conti pubblici sarà il terreno su cui costruire nuove opportunità di crescita, in un quadro di maggiore fiducia e stabilità.