Riforma Giustizia: Verso il voto finale sulla separazione delle carriere e l’imminente referendum

Segreteria FISAPI

La riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere dei magistrati è giunta alle battute finali del suo iter parlamentare. Il provvedimento, che ha già ricevuto il triplo via libera dalle Camere, si appresta a ottenere il voto definitivo in Senato, completando così il suo quarto e ultimo passaggio legislativo.

Una volta approvata dal Parlamento, la riforma passerà al vaglio dei cittadini, che saranno chiamati a esprimersi tramite un referendum costituzionale, previsto orientativamente per la prossima primavera.

Il dibattito politico e istituzionale
Il Governo ha espresso piena fiducia nel confronto democratico. Il Sottosegretario Francesco Paolo Sisto ha ribadito che la maggioranza “non ha alcun timore” di affrontare il responso della democrazia diretta e che si sta attivando per richiedere direttamente la consultazione popolare, auspicando che questa avvenga nel più breve tempo possibile per rafforzare la credibilità del sistema giudiziario.

Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha precisato che la consultazione popolare si concentrerà esclusivamente sulla materia della riforma e non sarà un voto sul Governo o sulla magistratura.

Le posizioni in campo
Il percorso della riforma è accompagnato da una forte mobilitazione delle parti interessate:
L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), pur non volendo assumere una posizione politica, ha costituito un comitato per promuovere il “no” al referendum. Il Presidente Cesare Parodi ha sottolineato l’impegno a informare i cittadini con autonomia e indipendenza, affinché possano prendere una decisione pienamente consapevole.

Avvocati Penalisti: L’Unione delle Camere Penali (UCPI) si schiera convintamente a favore della riforma. Il segretario Rinaldo Romanelli l’ha definita “necessaria”, evidenziando come l’Italia sia un’anomalia tra le democrazie avanzate. Secondo i penalisti, la distinzione tra il pubblico ministero (che indaga e accusa) e il giudice (che garantisce) è fondamentale e rafforzerà l’intera funzione giurisdizionale.

Intanto, i partiti politici si preparano alla campagna referendaria: Forza Italia ha preannunciato un flash mob dopo il voto, mentre il Partito Democratico (PD) ha previsto un incontro con la segretaria Elly Schlein.

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