Retribuzione e contrattazione collettiva: Il Parlamento avvia il dibattito sulla legge delega, mentre la federazione delle professioni sottolinea l’importanza di strumenti moderni e partecipati

Si apre in queste ore innanzi alla commissione parlamentare il dibattito sulla legge delega relativa alla retribuzione e contrattazione collettiva. Una scelta che, secondo la FISAPI, assume rilievo strategico per definire perché e come le parti sociali possano tornare al centro del confronto sul lavoro.
Contrattazione e rappresentatività
La legge propone di ancorare i minimi contrattuali ai contratti collettivi maggiormente rappresentativi per ciascun settore. FISAPI accoglie con favore tale indirizzo, ricordando che “la contrattazione è il luogo naturale dove si stabilisce il valore del lavoro”. La centralità delle parti sociali, secondo la Federazione, rappresenta un ritorno ai principi costituzionali di partecipazione e di autoregolazione.
Nuovo profilo della retribuzione
FISAPI richiama l’esigenza di una retribuzione integrata, non più confinata alla sola busta paga, ma arricchita da presa in carico delle esigenze dei lavoratori: formazione, welfare contrattuale, servizi alla conciliazione. Si punta così a una visione più ampia del salario, che tenga conto della quotidianità e della sostenibilità del sistema produttivo.
Detassazione e strumenti bilaterali
Punto qualificante per la Federazione è la detassazione completa dei contributi destinati al welfare, gestiti tramite enti bilaterali di settore. Un meccanismo che spiega FISAPI “consente di elevare il livello delle tutele senza gravare sul costo aziendale” e rafforza il ruolo della contrattazione collettiva come leva strutturale.
Attuazione: chiarezza normativa indispensabile
La Federazione sollecita inoltre che i decreti attuativi siano redatti in modo chiaro, lineare e coordinato, al fine di evitare sovrapposizioni e incertezze interpretative. Un’esigenza che emerge con forza se si vuole trasformare la contrattazione da strumento occasionale a pilastro stabile dell’economia del lavoro.
Bilateralità: il nodo di svolta
Rivisitando la visione di riferimento formulata in passato da figure quali Marco Biagi, FISAPI ritiene che la bilateralità rappresenti il crocevia dove si incontrano impresa, lavoro e sistema di welfare. In questo orizzonte, la combinazione contrattazione collettiva + bilateralità detassata viene individuata come la chiave per salvaguardare un salario dignitoso, sostenibile e adeguato alle sfide della contemporaneità.

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