Segreteria FISAPI
Dal 1° ottobre 2025 è partita la Fase 2 del percorso di abilitazione dei revisori legali all’attività di attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità.
La misura riguarda i professionisti iscritti al Registro entro il 1° gennaio 2026, che abbiano maturato almeno cinque crediti formativi annuali nelle materie caratterizzanti la sostenibilità, conseguiti nel 2024 o nel 2025.
Questi revisori potranno ottenere l’abilitazione transitoria prevista dall’articolo 18, comma 4, del D.Lgs. 125/2024.
La nuova figura del revisore della sostenibilità
Il revisore della sostenibilità valuta la conformità delle informazioni ESG ai criteri normativi, agli obblighi di marcatura digitale e alla tassonomia ambientale (Reg. UE 2020/852).
La figura è stata introdotta dal D.Lgs. 125/2024, in attuazione della Direttiva UE 2022/2464 (CSRD).
Il percorso di abilitazione prevede tre fasi:
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Fase 1: rivolta ai revisori già impegnati in incarichi ESG legati alla Dichiarazione non finanziaria (DNF);
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Fase 2: per gli iscritti al Registro entro il 1° gennaio 2026 con almeno cinque crediti formativi nel 2024 o 2025;
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Fase 3: da attivare dal 2026, richiederà otto mesi di tirocinio specifico e un esame integrativo.
Lo “stop the clock” europeo rinvia l’obbligo per le grandi imprese al 2027 e per le Pmi quotate al 2028. Fino al 2026 restano vincolati solo gli enti con più di 500 dipendenti.
Scadenze e modalità per le imprese
Nel 2024 circa 180 imprese italiane erano già soggette all’obbligo.
Dal 1° ottobre il portale della Revisione Legale consente di presentare le istanze di abilitazione tramite modulo precompilato, accessibile con SPID o CIE, e di effettuare il pagamento online tramite PagoPA: 50 euro di contributo fisso più 16 euro di imposta di bollo.
La Determina estende le stesse modalità anche alla futura Fase 3, riservata ai nuovi iscritti dal 2 gennaio 2026.
Questi dovranno completare otto mesi di tirocinio specifico sulla sostenibilità (anche separatamente dal triennio per la revisione legale) e superare un esame integrativo previsto dal D.Lgs. 39/2010.
L’avvio a regime della Fase 3 dipenderà dall’aggiornamento del regolamento sugli esami di idoneità (D.M. 63/2016).
Conclusione
L’avvio della Fase 2 definisce un percorso chiaro per ottenere l’abilitazione all’attestazione dei rendiconti ESG.
Il sistema punta a garantire professionalità e correttezza nella rendicontazione aziendale, promuovendo trasparenza e standardizzazione nel campo della sostenibilità.