Ufficio Stampa FISAPI
Un passo avanti atteso da anni
Il Ministero del Lavoro ha introdotto finalmente un quadro chiaro di vigilanza sugli Enti del Terzo Settore (Ets), dando attuazione a quanto previsto dalla riforma. Dopo un lungo periodo di attesa, viene così definito il sistema di verifiche per rafforzare la trasparenza e tutelare l’affidabilità delle organizzazioni che operano nel sociale.
Chi sarà controllato e come
I controlli interesseranno tutti gli enti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo Settore (Runts), con l’esclusione delle imprese sociali, cooperative sociali e società di mutuo soccorso. Le verifiche si concentreranno su tre aspetti principali:
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il mantenimento dei requisiti di iscrizione;
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la coerenza con le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale;
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il rispetto degli obblighi legati all’iscrizione.
Vigilanza ordinaria e straordinaria
Il sistema prevede due livelli di verifica:
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controlli ordinari, con cadenza triennale, affidati ai Centri di servizio per il volontariato (Csv) e alle Reti associative nazionali (Ran) autorizzate;
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controlli straordinari, che rimangono di competenza degli uffici del Runts.
Ogni ente sarà sottoposto a monitoraggio almeno una volta ogni tre anni.
Modalità operative e figure incaricate
Le verifiche saranno condotte soprattutto attraverso analisi documentali basate sui dati del Runts, con possibilità di ispezioni dirette. I controllori dovranno essere professionisti qualificati, con formazione specifica e un’esperienza di almeno tre anni nella consulenza o revisione degli Ets.
Risorse e contributi
Per sostenere l’attività di vigilanza, Csv e Ran riceveranno contributi commisurati alla dimensione economica degli enti:
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50 euro per Ets con entrate fino a 60 mila euro;
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100 euro tra 60 e 300 mila euro;
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250 euro tra 300 mila e 1 milione;
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500 euro oltre 1 milione di euro.
Esiti e responsabilità degli enti
Se dalle verifiche emergeranno irregolarità, gli enti avranno un periodo compreso tra 30 e 90 giorni per regolarizzare la loro posizione. Nei casi più gravi, o in assenza di interventi correttivi, si potrà arrivare fino alla cancellazione dal Registro unico. Ogni anno, entro il 15 marzo, sarà inoltre pubblicata una relazione con dati e statistiche sui controlli effettuati.
Conclusione
Il nuovo sistema di vigilanza rappresenta un passaggio decisivo per rafforzare la credibilità del Terzo Settore. Maggiore trasparenza e controlli regolari garantiranno non solo il rispetto delle regole, ma anche una più solida fiducia da parte dei cittadini nei confronti di enti che svolgono un ruolo fondamentale per la comunità.