Ufficio Stampa FISAPI
L’Europa non è soltanto una cornice istituzionale, ma il luogo in cui si decidono norme, politiche e strategie che incidono profondamente sulla vita quotidiana dei cittadini e dei professionisti. In questi giorni, diversi temi emersi a Bruxelles hanno riportato al centro del dibattito questioni che toccano direttamente il mondo delle professioni intellettuali.
Nuovi oneri regolatori: un rischio per PMI e professionisti
Secondo una stima avanzata dal governo danese, alcune future regolamentazioni europee potrebbero costare fino a 124 miliardi di euro l’anno in adempimenti burocratici e costi di conformità per imprese e amministrazioni.
Un dato che preoccupa soprattutto le piccole e medie imprese e i professionisti, già gravati da un carico normativo spesso eccessivo.
Per FISAPI, questo è un segnale chiaro: servono regole semplici, proporzionate e pensate per sostenere chi lavora, non per appesantirlo.
Le raccomandazioni di Draghi e la lentezza dell’Europa
Il recente rapporto sullo stato di attuazione delle raccomandazioni Draghi ha mostrato che, su 383 misure proposte per rilanciare la competitività europea, solo l’11,2% è stato realizzato.
Tra queste raccomandazioni ci sono anche interventi cruciali per il mondo delle professioni: snellimento burocratico, formazione digitale, investimenti in competenze.
La lentezza rischia di lasciare i professionisti senza strumenti adeguati a reggere la competizione globale.
Privacy e digitale: il nuovo terreno professionale
La proposta di regolamento europeo per la lotta ai contenuti di abusi sessuali sui minori (CSAR) introduce la possibilità di scansione preventiva delle chat private, anche su sistemi crittografati.
Una misura che, seppur animata da finalità nobili, solleva enormi dubbi in termini di privacy, libertà e sicurezza dei dati.
Per i professionisti, soprattutto chi lavora nella consulenza tecnologica, legale e nella gestione dei dati, si apre un campo complesso: da un lato nuove opportunità di lavoro e specializzazione, dall’altro l’esigenza di garantire un equilibrio tra tutela e libertà.
La proposta FISAPI: un dossier europeo per i professionisti
Alla luce di queste sfide, FISAPI ritiene necessario elaborare un dossier europeo che metta al centro:
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la semplificazione normativa e la proporzionalità degli obblighi;
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il rafforzamento della formazione digitale dei professionisti;
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un sistema europeo di welfare professionale, capace di sostenere i lavoratori autonomi nei momenti di difficoltà;
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un quadro chiaro e garantista per la privacy e la sicurezza digitale.
Conclusione
Se l’Europa vuole davvero essere casa delle opportunità, deve ascoltare la voce dei professionisti e costruire regole che siano stimolo e non ostacolo.
Con l’iscrizione al Registro per la Trasparenza della Commissione Europea (n. REG 421629799877-96), FISAPI è pronta a fare la sua parte: portare a Bruxelles e Strasburgo le istanze dei liberi professionisti italiani, perché le regole europee non restino fredde disposizioni burocratiche, ma strumenti di crescita, competitività e dignità del lavoro intellettuale.