Ufficio Stampa Fisapi
La novità introdotta dal legislatore
Il concordato preventivo biennale cambia volto: con le modifiche introdotte dal dlgs 81/2025, la maxi deduzione sul costo del lavoro incrementale diventa uno degli strumenti più forti per incentivare le nuove adesioni al regime, applicabili al solo biennio 2025-2026.
In passato, la struttura del concordato rischiava di neutralizzare questa agevolazione, poiché il beneficio veniva assorbito nella proposta vincolata di reddito formulata dall’Agenzia delle Entrate. Con la nuova disciplina, invece, la maxi deduzione rientra tra le variazioni tassative che riducono il reddito concordato, offrendo così un incentivo reale sia per imprese sia per professionisti.
Un richiamo alla disciplina precedente
Già l’art. 4 del dlgs 216/2023 aveva introdotto per il periodo d’imposta 2024 una maggiorazione del 20% del costo del personale assunto a tempo indeterminato, legata all’incremento occupazionale. Questa misura è stata poi confermata dalla legge di bilancio 2025 (legge 207/2024) e prorogata per i due periodi d’imposta successivi.
Il legislatore, con l’art. 13 del dlgs 81/2025, ha inoltre modificato gli artt. 15 e 16 del dlgs 13/2024, inserendo esplicitamente la maggiorazione del costo del lavoro tra le variazioni tassative valide ai fini della determinazione del reddito da concordato.
Decorrenza e scadenze
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L’agevolazione riguarda solo le adesioni esercitate per il biennio 2025-2026.
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Le opzioni devono essere comunicate entro il 30 settembre 2025.
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Nessun effetto, invece, per chi ha aderito al concordato per il biennio 2024-2025, che resta regolato dalla disciplina precedente.
Il principio di tassatività
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito nelle FAQ dell’8 e 25 ottobre 2024 e nella circolare 9/2025 che, in base al principio di tassatività, solo le poste espressamente indicate dalla normativa possono incidere sul reddito concordato. L’inserimento della maxi deduzione tra queste variazioni, dunque, rappresenta un passo decisivo per rendere più attrattivo lo strumento.
In conclusione
La maxi deduzione sul costo del lavoro incrementale non è più un’agevolazione “assorbita”, ma diventa un fattore concreto di riduzione del reddito imponibile per chi aderisce al concordato biennale dal 2025. Una scelta del legislatore che punta a premiare le nuove adesioni e, al tempo stesso, a incentivare la crescita occupazionale stabile.