Professioni italiane: settembre riparte tra riforme e nuove regole

A cura di FISAPI

Un autunno decisivo per le professioni
Settembre segna la ripresa dei lavori legislativi sulle libere professioni in Italia. Tra i temi principali ci sono la revisione degli ordinamenti, l’adeguamento degli emolumenti dei Consulenti tecnici d’ufficio (Ctu) e la piena applicazione della legge sull’equo compenso. Accanto a questi, si attendono novità sul regolamento degli investimenti delle Casse previdenziali e sull’utilizzo delle piattaforme ministeriali per facilitare l’incontro tra domanda e offerta nel lavoro autonomo.

Riforme degli ordinamenti: salute e avvocatura
Il governo si prepara a discutere modifiche importanti per due grandi settori: professionisti sanitari e avvocati.

Per i primi, si valuta la gestione della responsabilità civile, con un possibile esclusione dello scudo penale strutturale salvo casi di colpa grave.

Per gli avvocati, la modifica riguarda la monocommittenza, ossia la possibilità di lavorare con un unico studio senza essere considerati subordinati.

In parallelo, il ministero del Lavoro prosegue con l’aggiornamento del DpR 137/2012, ridefinendo tirocinio, formazione e modalità di esercizio professionale. Alcune associazioni hanno già presentato le proprie proposte, altre attendono ulteriori indicazioni.

Equo compenso e Ctu
L’applicazione della legge 49/2023 sull’equo compenso continua a essere monitorata, in particolare per le gare d’appalto pubbliche. Rimane aperta la necessità di aggiornare i parametri degli emolumenti dei Ctu, fermi da oltre dieci anni, con i ministeri competenti chiamati a fissare criteri più attuali.

Casse previdenziali: tra autonomia e regole comuni
Il regolamento sugli investimenti delle Casse previdenziali, atteso dal 2011, è ancora in fase di ridefinizione. Pareri del Consiglio di Stato, divergenze tra ministeri e osservazioni degli stessi Enti spingono verso un approccio più flessibile, che bilanci regole precise e autonomia gestionale.

Conclusione
L’autunno 2025 si presenta come un momento cruciale per il futuro delle professioni italiane. Le riforme in corso mirano a rendere più chiari e moderni gli ordinamenti, a valorizzare la figura dei Ctu, a garantire equità nei compensi e a ottimizzare la gestione delle Casse previdenziali. Il successo di queste iniziative sarà determinante per migliorare il sistema professionale nel suo complesso.

Iscriviti alla nostra Newsletter
e resta aggiornato.