Marco Giaimis e l’on. Ricciardi uniti per sbloccare le borse di studio: senza il decreto attuativo, i diritti restano solo sulla carta

di Antonio Portolano

ROMA – Un incontro decisivo davanti al Parlamento. Il presidente ABIFB (Associazione dei biologi italiani e dei futuri biologi) Marco Giaimis e l’on. Marianna Ricciardi (M5S) si sono incontrati a Roma, a margine dell’interrogazione parlamentare depositata dalla deputata, per affrontare un tema che da anni penalizza centinaia di specializzandi dell’area sanitaria non medica: la mancata erogazione delle borse di studio previste dalla legge.

Una battaglia iniziata nel 2020

Era il 12 ottobre 2020 quando il giovane biologo brindisino Marco Giaimis, in piena emergenza COVID, organizzò una manifestazione a Roma esclusivamente dedicata ai biologi. Da allora, la sua battaglia per il riconoscimento dei diritti degli specializzandi non medici non si è mai interrotta. I biologi, come farmacisti e psicologi in formazione, continuano infatti a svolgere attività fondamentali per il sistema sanitario senza alcuna retribuzione.

L’unità delle professioni sanitarie non mediche

Il 23 marzo 2024, Giaimis ha promosso una seconda manifestazione nazionale insieme a RENASFO – Rete Nazionale degli Specializzandi in Farmacia Ospedaliera – e LAPsi – Libera Associazione Psicologia. Le tre sigle hanno formato un fronte compatto per rivendicare diritti, dignità e riconoscimento economico, evidenziando un percorso formativo lungo e impegnativo che tuttavia non prevede alcun sostegno economico.

Il sostegno del senatore Crisanti

In parallelo alle mobilitazioni pubbliche, Giaimis ha incontrato anche il senatore Andrea Crisanti, figura di spicco nella promozione della ricerca scientifica e della formazione accademica. Durante l’incontro, al quale hanno preso parte anche rappresentanti di RENASFO e LAPsi, si è discusso dell’urgenza di un riconoscimento concreto per chi lavora quotidianamente in laboratori e strutture sanitarie senza alcuna tutela economica.

Un convegno alla Camera per fare il punto

Il 23 settembre 2024, presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, l’on. Ricciardi ha organizzato il convegno “Specializzandi di area sanitaria: il lavoro va pagato”, al quale ha partecipato nuovamente Marco Giaimis insieme ad altre associazioni. Un evento importante per ascoltare le testimonianze degli specializzandi e rilanciare l’attenzione politica su un tema ancora irrisolto.

Una legge importante, ma ancora inapplicata

Grazie anche alla pressione esercitata da figure dell’opposizione e da esponenti della maggioranza, la legge di bilancio 2025 ha introdotto all’articolo 1, comma 339, della legge n. 207/2024 una borsa di studio per gli specializzandi dell’area sanitaria non medica, pari a 4.773 euro lordi annui, da erogare a partire dall’anno accademico 2024/2025. Un riconoscimento storico, frutto di anni di battaglie, ma che rimane lettera morta.

A sette mesi dall’entrata in vigore della norma, infatti, il decreto attuativo non è ancora stato adottato. Gli atenei non possono dunque procedere con l’erogazione delle borse, lasciando centinaia di specializzandi senza alcun sostegno economico per attività quotidiane essenziali. Una situazione che, secondo Giaimis, lede i principi costituzionali di dignità e giusta retribuzione.

Cinque domande ai ministeri competenti

Durante l’incontro del 23 luglio 2025, Marco Giaimis ha espresso grande soddisfazione per l’interrogazione parlamentare presentata da Marianna Ricciardi, che ha rivolto cinque quesiti urgenti ai Ministeri di Università e Ricerca, Salute ed Economia e Finanze. Le domande mirano a:

  1. conoscere le cause del ritardo nell’adozione del decreto attuativo;
  2. sapere quali iniziative si intendano adottare per accelerarlo;
  3. ottenere un piano di comunicazione chiaro verso atenei e specializzandi;
  4. ottenere l’impegno a incrementare l’attuale importo mensile della borsa, oggi fermo a 397,75 euro lordi;
  5. garantire il riconoscimento retroattivo degli importi fin dalla data di entrata in vigore della legge.

Le parole di Marco Giaimis: «I nostri specializzandi meritano di più»

Chiara e determinata la dichiarazione del presidente ABIFB durante l’incontro: «Senza l’impegno di alcuni politici e senza le nostre continue sollecitazioni, oggi non avremmo neanche questo piccolo riconoscimento – ha dichiarato il Marco Giaimis – ma la battaglia non è finita: senza il decreto attuativo, i diritti restano sulla carta. I nostri specializzandi meritano di più, e meritano di riceverlo adesso».

Una mobilitazione pronta a ripartire

Il presidente ABIFB ha ribadito la volontà di vigilare costantemente sull’iter normativo. Se non arriveranno risposte concrete in tempi brevi, Marco Giaimis si è detto pronto a mobilitare ancora una volta i professionisti e i futuri biologi, per far valere i diritti di chi lavora ogni giorno per la salute pubblica senza il giusto riconoscimento.

https://www.unogenio.it/specializzandi-sanitari-ancora-senza-fondi/

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