5 giugno 2025
Con 109 voti favorevoli il Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Sicurezza. Il provvedimento, già licenziato dalla Camera, introduce una serie di misure volte a rafforzare la sicurezza pubblica e a contrastare fenomeni di criminalità e illegalità.
Principali novità del Decreto Sicurezza
- Tutele per le forze dell’ordine
Il decreto prevede un inasprimento delle pene per reati commessi contro agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, come violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, agli agenti è consentito detenere un’arma da fuoco privata, diversa da quella di ordinanza, senza necessità di ulteriore licenza .
- Contrasto alle occupazioni abusive
È introdotto un nuovo reato per chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, o impedisce il rientro del legittimo proprietario. La pena prevista va da 2 a 7 anni di reclusione. In caso di occupazione dell’unica abitazione della persona offesa, le forze dell’ordine possono procedere allo sgombero immediato .
- Reati legati alle rivolte in carcere
Il decreto introduce il reato di rivolta in carcere, punendo con la reclusione da 2 a 8 anni chi organizza rivolte con atti di violenza o minaccia. La pena è aumentata fino a 10 anni in caso di uso di armi. È prevista anche una fattispecie per chi istiga la rivolta, anche dall’esterno .
- Estensione del “Daspo urbano”
Il “Daspo urbano”, ovvero il divieto di accesso a determinate aree urbane, è esteso a chi è stato denunciato o condannato per reati contro la persona o il patrimonio commessi in stazioni, aeroporti, porti o mezzi di trasporto pubblico. Il provvedimento mira a contrastare comportamenti violenti o pericolosi in luoghi pubblici .
- Reintroduzione del reato di blocco stradale
Il blocco stradale, precedentemente sanzionato come illecito amministrativo, torna a essere un reato penale. La pena prevista va da 1 a 6 anni di reclusione, con aggravanti se il fatto è commesso da più persone o durante manifestazioni pubbliche .
- Misure contro le truffe agli anziani
Il decreto prevede l’arresto in flagranza e l’aumento della pena da 2 a 6 anni per chi commette truffe ai danni di anziani o persone fragili. Inoltre, è prevista la possibilità di eseguire immediatamente la pena per le borseggiatrici recidive, anche se incinte o con figli minori di tre anni, ma solo in istituti di custodia attenuata .
Reazioni politiche
Il provvedimento ha suscitato reazioni contrastanti. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che con il decreto si rafforzano gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine per difendere i cittadini. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha definito il decreto un provvedimento strategico per la sicurezza del Paese.
Dall’altra parte, le opposizioni hanno espresso forte dissenso. Prima del voto in Senato, esponenti di M5S, PD e Alleanza Verdi-Sinistra hanno inscenato un sit-in di protesta nell’Aula, sedendosi per terra e voltando le spalle ai banchi del governo, gridando slogan di dissenso. La protesta ha portato alla sospensione temporanea dei lavori .
Il Decreto Sicurezza rappresenta un intervento legislativo significativo in materia di ordine pubblico e contrasto alla criminalità. Le misure introdotte mirano a rafforzare la tutela delle forze dell’ordine, contrastare le occupazioni abusive, prevenire le rivolte in carcere e reprimere comportamenti illeciti in ambito urbano. Tuttavia, il provvedimento ha generato un acceso dibattito politico, evidenziando le diverse visioni sulla gestione della sicurezza nel Paese.