Cinque anni fa nasceva l’Autorità europea del lavoro (ELA), con l’obiettivo di promuovere condizioni di mobilità del lavoro più giuste, sicure e coordinate all’interno dell’Unione Europea. Oggi, con oltre 14 milioni di cittadini europei che vivono e lavorano in uno Stato membro diverso dal proprio, il ruolo di ELA si conferma più centrale che mai.
La recente valutazione della Commissione europea ne sottolinea l’efficacia e l’impatto positivo, riconoscendo l’importanza del suo contributo nel garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori mobili e nel rafforzare la cooperazione tra le autorità nazionali.
Dal 2019 al 2023, l’Autorità ha partecipato a 168 ispezioni del lavoro transfrontaliere in settori considerati ad alto rischio – come trasporti, edilizia e agricoltura – che hanno interessato oltre 13.500 lavoratori. Queste azioni hanno favorito una maggiore uniformità nell’applicazione delle norme UE, contribuendo a creare un quadro di maggiore equità e tutela per i lavoratori coinvolti in dinamiche di mobilità.
La Commissione europea ha evidenziato i progressi ottenuti rispetto ai quattro pilastri su cui si basa il mandato dell’ELA: efficacia operativa, efficienza organizzativa, coerenza d’azione e valore aggiunto per gli Stati membri. Un traguardo particolarmente significativo, considerando il contesto in evoluzione segnato dalla transizione verde e digitale, dalla crescita della mobilità interna all’UE e dalle crescenti difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata.
Tuttavia, l’analisi ha messo in luce anche alcune aree di miglioramento:
- Rafforzare le competenze per le ispezioni coordinate e congiunte;
- Migliorare la tutela dei lavoratori provenienti da Paesi terzi;
- Potenziare la gestione sicura dei dati personali;
- Rendere più accessibile ed efficace la procedura di mediazione per le controversie transfrontaliere.
Per affrontare queste sfide, si raccomanda l’adozione di un piano d’azione strutturato basato su obiettivi SMART e l’integrazione strategica delle attività interne dell’ELA.
I risultati della consultazione pubblica del 2024 – che ha coinvolto cittadini, imprese e istituzioni – hanno confermato il forte sostegno all’azione dell’Autorità e l’interesse diffuso verso una mobilità del lavoro gestita in modo equo e trasparente.
Per il futuro, la Commissione europea indica la necessità di rafforzare ulteriormente il ruolo dell’ELA, in particolare nella supervisione delle ispezioni del lavoro e nella promozione della cooperazione tra autorità nazionali. Sarà cruciale anche lo sviluppo di strumenti in grado di affrontare le nuove sfide legate alla digitalizzazione, alla transizione ecologica e alle trasformazioni del mercato del lavoro.
L’ELA si conferma dunque un attore essenziale per costruire un’Europa più giusta dal punto di vista occupazionale, capace di tutelare i diritti di chi lavora oltre i confini nazionali, garantendo condizioni dignitose e sicure per tutti.