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Cambiamenti nelle Liste d’Attesa: Nuove Opportunità per i Liberi Professionisti nel Settore Sanitario

Il Governo italiano ha recentemente approvato un provvedimento mirato a ridurre le liste d’attesa nel Servizio Sanitario Nazionale, una misura che non solo promette di migliorare l’accesso alle cure ma anche di aprire nuove opportunità per i liberi professionisti nel settore sanitario.

Questo decreto, parte del mini decreto legge presentato in un contesto di dibattito politico, introduce una serie di meccanismi innovativi per garantire che i pazienti ricevano le prestazioni necessarie in tempi rapidi. Tra le novità più significative, le ASL dovranno garantire che le prestazioni sanitarie vengano erogate entro tempi definiti, anche avvalendosi di strutture private accreditate se necessario, con il cittadino che dovrà pagare solo il ticket (se non esente). «Se un paziente deve ottenere una risonanza entro 72 ore l’avrà dove è possibile e a pagare sarà il Ssn», conferma il Ministro Schillaci.

La normativa prevede inoltre l’attuazione di una serie di misure atte a incentivare i professionisti sanitari a intensificare la loro disponibilità, attraverso defiscalizzazione degli straordinari e la possibilità di operare in orari estesi durante il fine settimana. È previsto anche un sistema unico regionale o infraregionale per facilitare la prenotazione delle prestazioni, integrando le disponibilità del settore pubblico e privato.

Tra le misure principali dei 15 articoli di cui è composto il provvedimento c’è la possibilità di aumentare del 20% le tariffe orarie per il personale per i servizi aggiuntivi contro le liste d’attesa. Le regioni potranno destinare risorse aggiuntive per la contrattazione collettiva integrativa privilegiando le specialità mediche più carenti o con condizioni di lavoro più disagiate (come i medici che lavorano nei pronto soccorso), nell’ambito delle disponibilità dei propri bilanci. In aggiunta, il decreto permette agli specializzandi di assumere incarichi libero-professionali fino a 10 ore settimanali, un aumento rispetto alle 8 ore precedentemente consentite.

I liberi professionisti nel settore sanitario, come medici, infermieri, e specialisti in gestione sanitaria, trovano quindi in questo contesto una significativa opportunità per espandere la loro attività e contribuire concretamente alla risoluzione di uno dei problemi più pressanti del sistema sanitario italiano.

Inoltre, il provvedimento prevede una serie di incentivi e sanzioni per i manager sanitari, al fine di assicurare la gestione efficace delle nuove direttive e l’adeguamento delle strutture alla nuova normativa.

 

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