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Il gravame delle morosità dei professionisti finisce nel mirino della Covip (la Commissione di vigilanza sui fondi pensione): al 31 dicembre scorso le Casse di previdenza private «registrano complessivamente 9 miliardi di euro di crediti contributivi, pari in media a circa il 7% dell’attivo complessivo del sistema»: e’ il dato critico riguardo la morosità dei professionisti registrato al 31 dicembre scorso dalle Casse di previdenza
Il Presidente Mario Pepe: “Si potrebbero prevedere meccanismi di riscossione gentile al fine di una “pace contributiva”
È il presidente Mario Pepe a fornire una «ricetta» per affrontare la questione: i regolamenti delle Casse, argomenta, «potrebbero prevedere meccanismi di riscossione «gentile», ispirati a una sorta di «pace contributiva», tale per cui sanzioni e interessi vengano fortemente ridotti, o quasi annullati a fronte, ad esempio, di finanziamenti dedicati di rientro».
“Uno strumento di equilibrio e di rigore”
Una strada, questa, che avvierebbe quello che definisce «uno strumento di equilibrio tra rigore e inclusione, capace di favorire il rientro nella regolarità, evitando il contenzioso e sostenendo i professionisti in difficoltà temporanea, pur salvaguardando la correttezza del sistema investite».
A quanto ammontano gli strumenti delle casse
Gli investimenti domestici «ammontano a 48,1 miliardi, il 38,4% delle attività, percentuale in diminuzione di 0,2 punti percentuali, al confronto col 2023, e rimangono «predominanti gli investimenti immobiliari (17,2 miliardi, il 13,7% delle attività totali) e i titoli di Stato (15,5 miliardi, il 12,4% delle attività totali.
A tal proposito sarà varato a breve un vademecum sugli strumenti per le imprese al fine di prevenire il rischio fiscale.





