La competitività dell’Unione Europea sta vivendo un periodo di crisi rispetto a Cina e Stati Uniti. Tuttavia, tra le grandi nazioni europee, l’Italia si distingue per la sua resilienza e capacità di adattamento, mantenendo alta la bandiera del made in Italy sui mercati internazionali. I dati degli ultimi anni parlano chiaro e mostrano un quadro complesso e sfidante, ma con opportunità concrete per chi sa coglierle.
Il Declino Europeo e la Resilienza Italiana
Dal 2016 al 2023, l’export della Cina e degli Stati Uniti è cresciuto rispettivamente del 52% e del 38%, mentre quello dell’Unione Europea si è fermato a un modesto 36%. In questo contesto, l’Italia ha registrato una crescita dell’export extra-UE del 45%, superando sia la media europea che quella degli Stati Uniti, e distanziando di gran lunga altri grandi esportatori come Francia e Germania.
Le principali categorie di beni manifatturieri italiani – alimentari e bevande, prodotti chimici e farmaceutici, meccanica e mezzi di trasporto, e abbigliamento – hanno visto incrementi superiori alla media europea, consolidando la posizione dell’Italia come leader nel commercio internazionale. In particolare, il settore chimico-farmaceutico italiano ha raddoppiato il proprio export, dimostrando la capacità del Paese di adattarsi e innovare.
Le Sfide e le Opportunità per l’Italia
Nonostante le difficoltà, l’Italia ha saputo mantenere e migliorare il proprio surplus commerciale extra-UE, passando da 79 miliardi di euro nel 2016 a 114 miliardi di euro nel 2023. Questo risultato è stato possibile grazie a investimenti strategici in nuove tecnologie e macchinari, oltre alla valorizzazione delle proprie specializzazioni produttive.
Tuttavia, il cammino non è privo di ostacoli. Le nuove regole europee sulla transizione energetica impongono obiettivi di decarbonizzazione che rischiano di penalizzare gravemente le filiere produttive italiane. Mentre la Germania e altri Paesi europei affrontano una crisi economica strutturale, Bruxelles deve evitare di imporre ulteriori fardelli che potrebbero minare uno dei pochi modelli industriali competitivi e sostenibili del continente.
Il Ruolo Cruciale dei Professionisti Italiani
In questo scenario, i professionisti italiani giocano un ruolo fondamentale. La loro capacità di innovare, adattarsi e guidare le aziende attraverso le sfide della globalizzazione e della transizione energetica è cruciale. FederProfessioni può essere un valido supporto in questo contesto, offrendo supporto e formazione per aiutare i professionisti a sviluppare le competenze necessarie per navigare queste acque turbolente.