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Riad apre alle imprese europee: Al via la Camera di Commercio Europea in Arabia Saudita

Riad apre alle imprese europee: Al via la Camera di Commercio Europea in Arabia Saudita

L’Arabia Saudita apre le porte all’Europa, con l’ambizioso piano del principe ereditario Mohammad bin Salman di trasformare il Paese in una delle più grandi potenze economiche mondiali. Guardando il piano degli investimenti di Vision 2030, diventa evidente perché Riad sarà sempre più centrale nel business delle imprese dell’Unione Europea.

«Il loro obiettivo – racconta Luigi Di Maio, rappresentante speciale di Bruxelles per la regione del Golfo – è quello di diversificare l’economia. Non più solo e soltanto petrolio dunque, ma l’intenzione è quella di utilizzare ingenti risorse per sviluppare altri settori come sanità, istruzione, infrastrutture e turismo».

Per questo sono in campo una enorme quantità di investimenti pubblici che si aggirano intorno ai tremila miliardi di dollari. Tra i progetti più impressionanti e ambiziosi vi è la costruzione di nuove città come Neom, Amaala, Diriyah Gate, Qiddiya e altre ancora.

Nella prospettiva di un coinvolgimento sempre più ampio delle imprese del Vecchio Continente, è stata inaugurata a Riad la Camera di Commercio Europea dell’Arabia Saudita (Eccksa). «Questa iniziativa – continua Di Maio – ha un doppio valore: connettere le politiche e le relazioni pubbliche degli investimenti con il mondo del business europeo, creando un ponte tra imprese europee e istituzioni saudite».

Altro obiettivo dei sauditi è quello di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, puntando sulle rinnovabili e sull’idrogeno, con la scommessa di diventare il primo esportatore mondiale. Alla presentazione della Camera di Commercio hanno partecipato il vice ministro per gli investimenti Al Mubarak, quello dell’industria Al Babtain e della pianificazione Al Askandarani, evidenziando il forte interesse di Riad.

«Eccksa è un’organizzazione privata sostenuta dall’UE con l’obiettivo di diventare finanziariamente sostenibile in poco tempo. Al momento hanno aderito grandi aziende come Edf, Dhl, Alstom e Basf, mentre per l’Italia sono presenti WeBuild e il Gruppo San Donato nel settore healthcare», ha aggiunto Di Maio.

Questa iniziativa nasce nel maggio del 2022 grazie alla nuova strategia dell’Unione verso i paesi del Golfo persico, fondata su partnership economiche, sviluppo delle rinnovabili, interscambi di lavoratori e studenti e l’istituzione delle Camere di Commercio. «Tutto questo – precisa Di Maio – non vuole essere alternativo al lavoro delle ambasciate dei vari paesi europei, ma si tratta di un affiancamento e un potenziamento per le imprese che possono costruire gruppi di lavoro e patrocinio verso le istituzioni saudite».

Di Maio conclude sottolineando l’importanza strategica della regione del Golfo anche dal punto di vista della sicurezza e del contributo alla pacificazione mediorientale. «Un’area – ha affermato – ancor più centrale dopo l’aggressione russa all’Ucraina, nella quale come mercato unico europeo abbiamo tanto da dare».

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